Mi chiamo Ilaria, ho 19 anni, e sono una volontaria dell’associazione Alzheimer Putignano.
Sin da piccola, purtroppo, ho avuto a che fare con la malattia dell’Alzheimer in quanto ha colpito entrambi i miei nonni materni.
Certo a sei anni una bambina non può rendersi conto della gravità e delle conseguenze della malattia, però vi assicuro che vedere pian piano una persona cara, come un nonno, non riconoscere più la propria nipote, è abbastanza pesante, soprattutto per me che percepivo la cosa come una sorta di punizione per qualcosa che avevo commesso.
All’inizio è stato comunque difficile per tutti in quanto nessuno sapeva come comportarsi, soprattutto con mio nonno, il quale, non rendendosene conto, era diventato molto aggressivo nei confronti di tutti.
Con il passare degli anni, però, siamo riusciti a gestire la malattia grazie al supporto di amici e parenti più stretti, ma anche grazie all’aiuto dei medici.
Appena entrata a far parte della grande squadra di volontari dell’associazione, mi sono sentita subito accolta e pronta a perseguire l’obiettivo comune, ovvero quello di sollevare, per quanto sia possibile, i familiari delle persone Alzheimer dal gravoso impegno che, ahimè, hanno dovuto assumere.
Io capisco quanto, soprattutto i familiari, soffrano per la loro condizione, ma anche quanto essi ci siano grati per l’aiuto ed il sostegno che gli diamo e anch’io, stando con loro, ho imparato ad apprezzare al meglio i bei momenti vissuti con le persone a cui tengo.